Arteterapia

PATRIZIA BINONI - Arteterapeuta e Psicoterapeuta

L'arteterapia condivide con altri trattamenti rivolti alla salute e al benessere delle persone la cura del contesto relazionale, l'attenzione ai processi comunicativi e la promozione di un'esperienza significativa per la qualità delle relazioni nei contesti di vita. E come ogni intervento in cui ci si prende cura delle persone, è situata e interviene nella complessità del campo sociale, che produce le sue forme di crisi e di cura, e dove appare sempre più emergente la necessità di cura del legame sociale. L'Arteterapia, oltre che nella dimensione dei rapporti interpersonali, pratica forme di relazionalità e socialità che si svolgono nei processi del fare l'arte, connesse alla sensibilità, all'intuizione, all'incanto della molteplicità di forme e significati, all'alleanza con le prese di forma incorporate in oggetti visionari e profondamente sensati. È una visione dei processi estetici come esperienza sociale attiva e generativa di nuove possibilità.

ACHILLE DE GREGORIO - Arteterapeuta e Artista

L’Arteterapia proposta da ArTeA è prima di tutto un diario dell’appassionata partecipazione dell'Arteterapeuta al dipanarsi di un blocco comunicativo. Non necessariamente una decifrazione di problematiche e vicende interiori quanto piuttosto una presa visione della storia dell’utente nelle sue possibilità di emancipazione. L'impianto concettuale dell'Arteterapia a Modello Polisegnico prevede, come ogni tipo di relazione d’aiuto, fasi adattate, regole verificate, dovute accortezze e, nondimeno, vigilanza sul particolare transfert che viene a crearsi in Atelier. Proponiamo pratiche che vorremmo trovare in qualsiasi proposta solidale rivolta alla persona: conoscenza approfondita, accompagnamento non verbale, condivisione con invianti, esiti verificabili. Il percorso mediato che si svolge nell’Atelier d'Arteterapia consente agli utenti di assumersi le difficoltà emotive e modificare i vissuti. Il nostro obiettivo è ottenere dall'utente un protocollo di immagini - oggetti protesi del pensiero, come nel fumetto, come nel collage, come nella scultura - che ci consenta l’indagine conoscitiva, la gestione delle funzioni comunicative e la valutazione degli interventi tecnici. Ogni cambiamento del potenziale creativo si ripercuote sulla sfera cognitiva, comportamentale e corporea: per questo la pratica dell'arte in Atelier secondo il Modello Polisegnico può essere d'aiuto nelle difficoltà psico-sociali, facilitare le modulazioni dello stato affettivo negli utenti più coartati, contenere e dare regole ai comportamenti più esuberanti.

ELENA GIORDANO – Arteterapeuta e Psicoterapeuta

L’Arteterapia a Modello Polisegnico ha progetti più ambiziosi, ponendosi non come un intrattenimento umanitario e neppure come una riabilitazione di tipo lavorativo: vuole essere un aiuto a modificare i rapporti che la persona ha con se stessa e con gli altri, ma proprio per questo necessita di due condizioni fondamentali: un percorso nel tempo ed una relazione con l’Arteterapeuta che possa guidare e dare un senso a questo percorso.

RITA MARIZZA – Arteterapeuta e Artista

Attraverso l'Arteterapia possiamo trasmettere la fiducia che l’incertezza non è un pericolo inevitabile ma un'occasione per una possibile opportunità di cambiamento, di rinnovamento, di crescita. E non solo questo. Noi arteterapeuti possiamo anche fornire un luogo “altro” per poter scendere, seppure temporaneamente, dal treno in corsa: i nostri Atelier, luoghi d’arte e di cura in cui le persone possono riappropriarsi di se stessi, dei pensieri, delle emozioni, della propria identità e anche del proprio tempo.
L’arteterapia condivide con altri trattamenti rivolti alla salute e al benessere delle persone la cura del contesto relazionale, l’attenzione ai processi comunicativi e la promozione di un’esperienza significativa per la qualità delle relazioni nei contesti di vita. E come ogni intervento in cui ci si prende cura delle persone, è situata e interviene nella complessità del campo sociale, che produce le sue forme di crisi e di cura, e dove appare sempre più emergente la necessità di cura del legame sociale. L’Arteterapia, oltre che nella dimensione dei rapporti interpersonali, pratica forme di relazionalità e socialità che si svolgono nei processi del fare l’arte, connesse alla sensibilità, all’intuizione, all’incanto della molteplicità di forme e significati, all’alleanza con le prese di forma incorporate in oggetti visionari e profondamente sensati. È una visione dei processi estetici come esperienza sociale attiva e generativa di nuove possibilità.
PATRIZIA BINONI – Arteterapeuta e Psicoterapeuta
L’Arteterapia proposta da ArTeA è prima di tutto un diario dell’appassionata partecipazione dell’Arteterapeuta al dipanarsi di un blocco comunicativo. Non necessariamente una decifrazione di problematiche e vicende interiori quanto piuttosto una presa visione della storia dell’utente nelle sue possibilità di emancipazione. L’impianto concettuale dell’Arteterapia a Modello Polisegnico prevede, come ogni tipo di relazione d’aiuto, fasi adattate, regole verificate, dovute accortezze e, nondimeno, vigilanza sul particolare transfert che viene a crearsi in Atelier. Proponiamo pratiche che vorremmo trovare in qualsiasi proposta solidale rivolta alla persona: conoscenza approfondita, accompagnamento non verbale, condivisione con invianti, esiti verificabili. Il percorso mediato che si svolge nell’Atelier d’Arteterapia consente agli utenti di assumersi le difficoltà emotive e modificare i vissuti. Il nostro obiettivo è ottenere dall’utente un protocollo di immagini – oggetti protesi del pensiero, come nel fumetto, come nel collage, come nella scultura – che ci consenta l’indagine conoscitiva, la gestione delle funzioni comunicative e la valutazione degli interventi tecnici. Ogni cambiamento del potenziale creativo si ripercuote sulla sfera cognitiva, comportamentale e corporea: per questo la pratica dell’arte in Atelier secondo il Modello Polisegnico può essere d’aiuto nelle difficoltà psico-sociali, facilitare le modulazioni dello stato affettivo negli utenti più coartati, contenere e dare regole ai comportamenti più esuberanti.
ACHILLE DE GREGORIO – Arteterapeuta e Artista
L’Arteterapia a Modello Polisegnico ha progetti più ambiziosi, ponendosi non come un intrattenimento umanitario e neppure come una riabilitazione di tipo lavorativo: vuole essere un aiuto a modificare i rapporti che la persona ha con se stessa e con gli altri, ma proprio per questo necessita di due condizioni fondamentali: un percorso nel tempo ed una relazione con l’Arteterapeuta che possa guidare e dare un senso a questo percorso.
ELENA GIORDANO – Arteterapeuta e Psicoterapeuta
Attraverso l’Arteterapia possiamo trasmettere la fiducia che l’incertezza non è un pericolo inevitabile ma un’occasione per una possibile opportunità di cambiamento, di rinnovamento, di crescita. E non solo questo. Noi arteterapeuti possiamo anche fornire un luogo “altro” per poter scendere, seppure temporaneamente, dal treno in corsa: i nostri Atelier, luoghi d’arte e di cura in cui le persone possono riappropriarsi di se stessi, dei pensieri, delle emozioni, della propria identità e anche del proprio tempo.
RITA MARIZZA – Arteterapeuta e Artista

La relazione che cura

di Valeria Gestivo

L’arteterapia al servizio di tutti

Di Liliana Brivio
Intervista di Francesca Rossetti

Non ci sono verità, solo prospettive

di Achille De Gregorio

L’amore per l’Arte, l’amore per l’Altro.